Ciascuno di noi, senza distinzioni né eccezioni, ha la possibilità nel corso della propria esistenza di compiere un “passo obliquo”, un momento preciso in cui la propria vita, accuratamente calcolata e inesorabilmente monotona, imbocca una direzione non conforme che porterà a nuove rivelazioni. Non è importante il quando ciò avverrà, bensì cosa quel passo porterà nella nostra conoscenza. Tutto ciò era ignoto a Paolo, uomo razionale dalla vita noiosa come tanti, il quale, attraverso la morte di un suo amico d’infanzia e il desiderio di scoprirne il movente, si imbatte in una serie di accadimenti che lo porranno di fronte a dubbi esistenziali, esperienze spirituali, fenomeni sommersi di cui è difficile crederne l’esistenza e persone dall’animo che lui stesso farà fatica a riconoscere. Ma una volta varcata quella soglia la razionalità lascia spazio alla sete di sapere ed è impossibile tornare sui propri passi.